A cosa servono gli addominali?
Gli addominali svolgono un ruolo importantissimo nei movimenti quotidiani, sorreggendo la schiena e facilitando una postura corretta. Il corretto utilizzo di questi muscoli è spesso sottovalutato, e molte persone, durante i movimenti, tendono a “tirare di schiena”, mettendo a rischio le articolazioni. Addominali forti, invece, fungono da sostegno naturale, preservando la stabilità del corpo e prevenendo danni a lungo termine.
Dove si trovano e quali muscoli comprendono gli addominali?
I muscoli addominali sono localizzati nella zona dell’addome. A differenza di quanto si pensi generalmente, essi non sono confinati solo nella parte anteriore, cioè sulla pancia, ma si estendono attorno all’intero tronco del corpo. In realtà, sono suddivisi tra quelli che formano la parete antero-laterale e quelli che costituiscono la parete addominale posteriore.
Gli addominali costituiscono il centro del nostro “core”, la regione del corpo compresa tra il diaframma e i muscoli pelvici. Questa zona non solo fornisce sostegno alla colonna vertebrale ma facilita anche i movimenti quotidiani. L’importanza di mantenere una core forte e stabile è cruciale per il benessere fisico generale.
Come allenare gli addominali
Una strategia in tre passaggi
Come affermò Karl Bobath, un medico neurologo della prima metà del ‘900 “il corpo riconosce i movimenti, non i muscoli”. Per questo appare fondamentale istruire il cervello ad usare certi muscoli seguendo una pratica di allenamento ben precisa e che consente, da un lato, di rientrare in connessione con il singolo muscolo e, dall’altro, di renderne automatica l’attivazione nella vita quotidiana.
In ogni sessione di allenamento, si dovrebbe includere un minimo di 10 minuti di esercizi specifici eseguiti secondo questo schema:
1. Esercizi semplici per entrare in connessione con il muscolo
La sessione di allenamento dovrebbe iniziare con esercizi semplici di contrazione e rilassamento, come il crunch. Questo passaggio è cruciale per ristabilire la connessione con gli addominali e imparare a sentirli durante l’attività.
2. Esercizi di stabilizzazione
Dopo essere entrati in connessione con questa parte del core, l’allenamento dovrebbe proseguire con esercizi di stabilizzazione, che insegnano al muscolo a rimanere costantemente attivo, come il plank. Questo è il passo successivo per garantire che gli addominali siano sempre pronti a sostenere il corpo.
3. Esercizi non direttamente correlati
In questa terza e ultima fase dell’allenamento degli addominali, si passa ad esercizi che coinvolgono il core ma che non sono mirati esclusivamente a quello, come gli squat. Questo genere di esercizi sono definiti multiarticolari perché coinvolgono contemporaneamente più articolazioni del nostro corpo e servono a stimolare la memoria posturale.
Il Ruolo del Personal Trainer
Il lavoro con un personal trainer diventa essenziale in questo contesto. Definire un programma di allenamento personalizzato, tarato sulle necessità e sulle capacità del singolo individuo, è fondamentale per raggiungere gli obiettivi senza rischi o danni.
Incorporare una corretta routine di allenamento per gli addominali non è solo una scelta salutare ma un investimento nel benessere fisico a lungo termine.
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